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Seo: voglio essere il primo

01 Mag
2017
Seo: primi sui motori di ricerca

Seo: voglio essere il primo

Essere in cima alle pagine dei motori di ricerca internet, ottenere visibilità in Rete, attirare i clienti on line: vediamo l’abc SEO Search Engine Optimization.

Farsi trovare nel mondo del Web, essere ai primi posti nelle ricerche on line è essenziale per promuoversi e ottenere clienti. Seo

Secondo le stime del Content Marketing Institute, il 70% delle aziende b2b pubblica il doppio dei contenuti rispetto al 2015, ma non sa farlo in maniera efficace. Questo perchè i criteri di qualità dei motori di ricerca, Google in primis, sono sempre più esigenti. Ecco perchè è importante una buona strategia SEO

Allo stesso tempo la competizione su internet è diventata più dura dato l’aumento del numero  delle aziende presenti nella rete. La Seo è quindi sempre più strategica: il sito è solo un punto di partenza da gestire con attenzione in tutti i dettagli e da rinnovare in modo periodico.

Come muoversi?

Presta attenzione al “funnel”: mentre offline il marketing si basa sull’AIDA ( Attenzione, Interesse, Desiderio, Azione) on line il marketing si basa sul funnel, cioè creare un percorso ad imbuto che, passo dopo passo, convince il consumatore all’acquisto quando visita le pagine del nostro sito.

Il funnel si sviluppa su alcuni punti chiave: le percezioni e le opinioni del pubblico sull’offerta aziendale, le valutazioni che inducono a comprare … E’ importante intercettare dubbi, desideri ed emozioni dei clienti, perchè guidano il processo di acquisto. Per farlo, è possibile usare più strumenti: web analytics, chat …

Conta le condivisioni

La condivisione dei contenuti da parte del pubblico consente di capire interessi e necessità del clienti. Ma come scoprire quali sono le pagine che ricevono il maggior numero di interazioni? Esistono diversi tools che possono aiutarci, tra questi buzzsumo.com, che individua i testi di maggior successo, sul sito  infatti vengono conteggiati like, condivisioni e segnalazioni.

Ottimizzare i contenuti secondo i nuovi criteri

Esistono parametri scientifici che indicano le leve che inducono alla condivisione. Tra questi c’è la lunghezza dei testi, ora valorizzata dai motori di ricerca.

Secondo una ricerca di Hubspot, se un post è più lungo di 1500 parole, in media riceve 68,1% tweet e 22,6% like su facebook in più rispetto a uno che ne ha meno di 1500. Vanno curati in modo meticoloso l’ottimizzazione delle immagini e il titolo dei post.

Sfruttare i social per le condivisioni

Con buzzsumo.com oppure sul social network Twitter è possibile risalire all’identità di quesgli utenti che condividono contenuti in linea con la propria attività: inviare loro materiale in tema e informazioni sulle proprie proposte è un buon metodo per geerare traffico, ricevere commenti e viralità. Per ottenere condivisione senza sollecitazione dirette è bene osservare due regole: pubblicare negli orari migliori: pausa pranzo e tarda serata, e riproporre i post con titoli diversi a giorni alterni per almeno 10 giorni. Ottimo il ricorso a domande per sollecitare interazioni.

Qualsiasi esortazione è valida per attrarre gli utenti: si possono stimolare commenti, invitare a scaricare un PDF informativo, offrire una prova gratuita, iscriversi alla newsletter, esortare alla condivisione.

Resta in contatto con noi la prossima settimana continuiamo con questo argomento …