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Gestione dei dati nella piccola impresa

27 Dic
2015
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In passato i processi di vendita erano relativamente semplici: i dati generati, infatti, erano facili da visualizzare e monitorare. L’e-commerce ha radicalmente cambiato le carte in tavola. Al giorno d’oggi, infatti, un acquisto effettuato on-line genera un flusso di dati che può essere utilizzato per incrementare le vendite, a patto di sapere come sfruttare queste informazioni.

Le grandi aziende si sono adeguate a questa nuova realtà investendo nel trattamento dei dati raccolti. Anche le piccole aziende ne possono trarre vantaggi, sebbene le risorse umane e finanziarie, ben più limitate, di cui dispongono impongano strategie su scala ridotta. Ecco qui di seguito alcune idee per le piccole aziende che non vogliono semplicemente limitarsi a monitorare i dati, ma trasformarli in un vantaggio competitivo con l’obiettivo di definire piani d’azione da attuare durante i periodi di vendita strategici.

Identifica gli schemi ricorrenti

Per poter individuare dei pattern nei propri dati, occorre iniziare con il monitoraggio dei dati stessi: ma non è tutto. Il segreto per sfruttare al meglio i propri dati consiste nel cercare dei pattern: Cosa stanno acquistando i clienti? Come arrivano al prodotto desiderato? Ritornano sul sito? Quanto spendono? È possibile trovare modi per fargli spendere di più e con maggiore frequenza?

Un metodo utile è quello di pensare alla vendita e al marketing come a dei processi a forma di imbuto. Pensiamo a una campagna di 1.000 e-mail che si traduce in 10 atti di acquisto da parte di 10 destinatari. Tutto ciò che si verifica durante questo processo e il perché sono elementi cruciali che possono fornire indicazioni determinanti per cambiare i propri processi al fine di adeguarsi alle esigenze dei clienti.

Ecco qui l’esempio di una classica campagna e-mail a imbuto (detto funnel in termini tecnici):

  1. Viene inviata un’e-mail a 1.000 clienti per promuovere una promozione in vista delle vacanze.
  2. Delle 1.000 e-mail, 980 vengono effettivamente spedite dal tuo servizio e-mail.
  3. Delle 980 spedite, 325 sono aperte dai clienti.
  4. Di questi 325 clienti, 40 cliccano sul link di un prodotto pubblicizzato all’interno del messaggio.
  5. Di questi 40, 35 aggiungono un prodotto al carrello.
  6. Di questi 35, sono 8 quelli che passano all’acquisto.

Avere dati precisi su ognuna delle fasi dell’imbuto (funnel) consente di capire quali sono i punti critici e su quale aspetto occorre quindi concentrare sforzi e risorse.

Per dare un’impennata alle vendite occorre consolidare i dati raccolti tramite il monitoraggio, analizzarli nel tempo e testare diverse strategie valutandone i risultati. Ogni momento è quello giusto per iniziare a raccogliere e analizzare dati, ma la stagione festiva si presta più delle altre a questo scopo, visto il picco di attività che porta con sé.

Stabilisci i tuoi obiettivi

È sempre utile avere un obiettivo: ciò aiuterà a determinare i risultati e l’efficacia del piano d’azione intrapreso. Ad esempio, stai cercando di: aumentare il traffico? Aumentare le vendite? Ridurre il numero di chiamate al servizio clienti? Per poter testare e monitorare questi obiettivi, è necessario stabilire una serie di indicatori chiave di prestazione (KPI) sui quali si baseranno le tue analisi. Ecco qualche idea per definire i KPI sui quali concentrarsi:

Obiettivo: Aumentare il traffico sul sito del 25%
KPI: traffico, fonti, tassi di navigazione, condivisioni sui social media, frequenza di rimbalzo.

Obiettivo: Aumentare le vendite del 10%
KPI: Vendite giornaliere, tasso di conversione, traffico.

Obiettivo: Aumentare le conversioni del 5%
KPI: Tasso di conversione, tasso di abbandono del carrello, andamento dei prezzi concorrenziali.

Testa le tue idee

I test separati sono il migliore alleato di chi ha una piccola attività di e-commerce. Una volta stabiliti obiettivo e KPI, bisogna determinare con precisione scientifica come raggiungerli. Inizia con l’identificare diversi layout per diverse pagine prodotto e testali separatamente per capire quali hanno un impatto maggiore sui clienti. Lo stesso metodo può essere facilmente applicato alle campagne via e-mail e ai social media.

Ecco di seguito qualche elemento da testare sul tuo sito web:

  • Immagini prodotto
  • Descrizioni dei prodotti
  • Testo pulsante “call to action”
  • Posizione pulsante “call to action”

Google Trends è uno strumento straordinario per sfruttare il volume e la popolarità delle ricerche nel tuo settore di attività per capire cos’è pertinente e cosa no nel tuo mercato di riferimento. Queste informazioni costituiscono un’ottima base per la tua azienda dal punto di vista della domanda e dell’offerta, e ti darà idee per elaborare testi e contenuti specifici da testare sul tuo sito, nelle tue campagne via e-mail e sui tuoi social media.

Strumenti e risorse

Forse starai pensando: d’accordo, va bene monitorare e analizzare i dati, ma come si fa a gestire tutte queste informazioni? Google Analytics è la risposta che fa al caso tuo. È possibile condurre test separati tramite l’apposita funzione “esperimenti” per capire quali cambiamenti funzionano e quali invece no. I risultati non sono sempre in linea con le proprie aspettative, ed è proprio questo che rende particolarmente interessanti questi test. Consolidare i propri dati in un unico luogo è un’altra accortezza indispensabile se si vogliono trarre conclusioni valide.

È anche necessario pensare a come dividere il budget dedicato al marketing tra i diversi segmenti cliente. Sebbene la conquista di nuovi clienti rappresenti una porzione importante del tuo budget marketing, com’è giusto che sia, i clienti abituali hanno in realtà un valore maggiore per la tua attività sul lungo termine. È molto più probabile, infatti, che siano loro a spargere la parola sul tuo marchio tra i propri conoscenti e dunque a indirizzare traffico verso il tuo sito. Puoi investire sui tuoi clienti abituali inviandogli piccoli regali, contattandoli telefonicamente o via e-mail oppure tramite offerte speciali e buoni acquisto. Suddividendo i tuoi clienti in segmenti (clienti nuovi e abituali), potrai testare queste diverse iniziative e capire quali si traducono effettivamente in acquisti abituali e quali in un aumento degli acquisti.

Social media

I social media generano una grande quantità di dati ma può essere difficile capire da cosa scaturiscano precisamente le conversioni e cosa invece ti offre una maggiore visibilità sul lungo termine senza però tradursi necessariamente in conversioni immediate. Facebook Insights, insieme a una piattaforma come Hootsuite per Twitter, possono fornirti una visione d’insieme dei numeri e dunque aiutarti a valutare le tue attività sui social media. Le nostre soluzioni prevedono una vasta gamma di moduli concepiti per dare ai commercianti una visuale dettagliata delle loro attività di marketing, inclusi i social media.

I dati possono costituire un enorme vantaggio competitivo per le piccole aziende che capiscono come sfruttarne il potenziale. Stabilire obiettivi, identificare KPI e testare regolarmente sono i primi passi verso una gestione più efficace dei dati. Risorse come Google Trends, Google Analytics e strumenti come Hootsuite per i social media ti consentono di gestire i tuoi dati a costo zero o quasi: da oggi non hai più scuse per non raccogliere e analizzare i tuoi dati!

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